LE ORIGINI DELL'ALOE
Le Origini dell'Aloe - La Pianta
Salve a tutti, amici!
Oggi vi racconto le origini della pianta Aloe Vera o Barbadensis Miller, che è sempre stata un antico "rimedio" naturale.
Originaria dell'Africa e del bacino del Mediterraneo, predilige climi caldi e secchi. L'Aloe Vera si è diffusa in India, nelle Americhe e in Oceania.
Esistono circa 200 specie di Aloe, ma solo la Barbadensis Miller (o Aloe Vera) è quella che ha maggiori proprietà benefiche per l'uomo.
Il nome Barbadensis venne attribuito da Miller nel 1768 a esemplari raccolti sull'isola di Barbados (nelle piccole Antille) sicuramente discendenti da qualche pianta di Aloe lasciata sull'isola da navigatori portoghesi o spagnoli oltre due secoli prima.
L'Aloe Vera è una pianta carnosa perenne a portamento arbustivo, alta fino a un metro. Le foglie sono disposte a ciuffo, lunghe 40/60 cm, con apice acuto. I fiori si innalzano dal centro delle foglie, costituito da un'infiorescenza a racemo. I fiori sono di colore dal giallo al rosso.
Nel mondo viene coltivata principalmente in Africa, Australia, nelle Americhe (centrale, settentrionale e meridionale), Russia e Giappone. In Sud America vi è una grande produzione in Repubblica Dominicana e Messico. In Europa e Medio Oriente viene coltivata in Grecia, Italia, Israele e Spagna.
L'uso dell'Aloe è molto antico, come testimoniato dal testo cuneiforme di alcune tavolette d'argilla ritrovate alla fine dell'800 da un gruppo di archeologi nella città Mesopotamica di Nippur, nei pressi di Bagdad, Iraq; databile intorno al 2000 a.c.
L'Aloe era nata e utilizzata anche presso gli egizi, per i preparati e per l'imbalsamazione (da qui il nome "pianta dell'immortalità") o per la cura e l'igiene del corpo, o come cicatrizzante, nonché citata svariate volte pure nella Bibbia.
Lo studio di questa pianta iniziò nel 1959 grazie a Bill Coatz, un farmacista texano che mise in atto un processo per stabilizzare la polpa, aprendo la strada alla cormecializzazione dell'Aloe senza più problemi di ossidazione e fermentazione.
Nel frattempo il governo americano dichiarò ufficialmente le proprietà curative di questa pianta per il trattamento delle ustioni. Da allora gli studi sull'Aloe sono molto attivi in tutto il mondo.
Dal punto di vista chimico si possono distinguere 3 grandi classi di componenti nell'Aloe: gli zuccheri complessi (in particolare glucomannani fra cui spicca l'acemannano nel gel trasparente interno con proprietà immuno-stimolanti) gli antrachinoni (nella parte verde della foglia ad azione fortemente lassativa) e poi tante altre sostanze come: sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, lignine e saponine.
La parte periferica della foglia contiene l'Aloina, una droga antachinonica con effetto lassativo e irritativo del colon e si ritiene anche abortivo in gravidanza.
Per cui se si vuole assumere Aloe si consiglia di assumerla senza il contenuto di Aloina.